Obesità è una parola che ci irrita.
Di solito preferiamo credere che sia un problema limitato a una piccola parte della popolazione. All’obesità e al sovrappeso associamo spesso problemi di immagine, più che di salute. Al contrario l’obesità è una malattia vera e propria e, come tale, va prevenuta e curata. La sua diffusione è in aumento in tutto il mondo. Infatti, se consideriamo oltre alle persone obese e gravemente obese anche quelle in sovrappeso, i numeri sono significativamente in crescita. Secondo il Lancet le persone obese sono passate da 105 a 614 milioni, nell’arco di quarant’anni.
Che cos’è l’obesità
Per prima cosa diamo una definizione dell’obesità. Obesa è una persona che ha un Indice di Massa Corporea superiore a 30. L’ Indice di Massa Corporea (IMC) è un dato numerico, espressione del rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza di un individuo. Se avete dei dubbi e volete verificare il vostro stato, andate a questo collegamento del Ministero della Salute, provvisti del vostro peso e della vostra altezza. E’ un calcolo in automatico. Richiederà qualche secondo, al termine dei quali saprete se siete normopeso, sovrappeso, obeso o gravemente obeso. Probabilmente, prima di fare il calcolo, lo sapete già!
L’obesità è una malattia delle società opulente, dovuta ad un insieme di fattori:
genetici
alimentari
metabolici
sociali
culturali
Quello che sta cambiando nei paesi ricchi e poveri è l’adozione di stili di vita sbagliati, legati soprattutto a una scarsa o del tutto assente attività fisica e a un’alimentazione ‘cattiva’. Pensate a come è cambiato il paradigma alimentare. Nel passato l’obesità era un problema dei ricchi, erano loro la fascia sociale più colpita mentre i poveri erano magri, per la scarsità o il mancato accesso al cibo. L’aumento della produttività in agricoltura (Rivoluzione verde) ha reso possibile rifornire quasi tutta la popolazione del pianeta di cibo a costi sostenibili.
Un mondo extralarge
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha iniziato una battaglia per combatterla e prevenirla, iniziando a parlarne nel 2000 come di una vera e propria epidemia mondiale. Siamo passati da un pianeta in cui erano prevalenti le persone sottopeso, a un mondo in cui sono le persone obese a prevalere. Se guardiamo in dettaglio i dati pubblicati recentemente dal Lancet, frutto di un lavoro statistico enorme, con un numero di partecipanti inclusi nello studio pari a 19 milioni di persone provenienti da 186 paesi, la situazione è allarmante.
L’IMC globale medio è passato negli uomini da 21,7 kg/m² nel 1975 a 24, 2 kg/m² nel 2014 e nelle donne da 22,1 kg/m² nel 1975 a 24,4 kg/m² nel in 2014. Se il trend continuerà così, assisteremo entro il 2025 ad una prevalenza dell’obesità; del18% negli uomini e del 21% nelle donne. Il gradino successivo, la grave obesità, supererà quota 6% nell’uomo e 9% nella donna. Questi numeri e queste percentuali significano gravi rischi per la salute negli individui affetti da obesità e sovrappeso. I costi sanitari, alla lunga, non saranno più sopportabili nei singoli paesi.
Ma si riduce la fame nel mondo
Mentre questa epidemia di obesità si diffonde, possiamo osservare anche una riduzione del problema fame nel mondo. Le persone sottopeso si sono ridotte di un terzo circa a livello globale. Si trovano concentrate soprattutto nel continente asiatico. L’India detiene il triste primato di questa classifica.
Che cosa possono provocare obesità e sovrappeso
Il sovrappeso grave o l’obesità sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie croniche, come:
malattie cardiache e respiratorie,
diabete mellito non insulino dipendente o diabete di Tipo 2
ipertensione
alcune forme di cancro (tumore dell’endometrio, del colon retto, renale, della colecisti, della prostata e della mammella)
COME TENERLI SOTTO CONTROLLO
Medico e nutrizionista
Per prima cosa se siete obesi, dovete contattare il vostro medico curante e successivamente un nutrizionista. Successivamente, dovrete apportare dei significativi cambiamenti ai vostri stili di vita: introdurre la pratica di fare attività fisica, in maniera costante e regolare, nonché cucinare e alimentarvi secondo delle regole di sana alimentazione.
Attività fisica e sana alimentazione
Queste regole le troverete elencate in un blog pubblicato sul nostro sito , al quale vi rimandiamo.
Se queste regole venissero applicate nella vita di tutti i giorni, sarebbero già sufficienti a prevenire e contrastare l’obesità. In alcuni paesi queste regole non sono sufficienti, perché non esiste comunicazione per la prevenzione o perché ci troviamo in situazioni di grave arretratezza culturale.
Altre misure allo studio
Aumentare i prezzi degli alimenti insalubri (“cibo spazzatura“)
Il problema è così sentito che alcuni governi stanno valutando se affrontare la situazione in maniera più drastica, un po’ come avviene con il fumo, ma in maniera più aggressiva. Ipotizzano cioè di intervenire sulla filiera alimentare, aumentando i prezzi degli alimenti insalubri attraverso l’introduzione di tasse. Questo approccio è contestato e osteggiato dalle principali aziende produttrici di alimenti. Noi pensiamo che rappresenti una possibile soluzione, che verrà discussa per anni ma verrà difficilmente implementata, per gli interessi enormi in gioco.
Ridurre i prezzi delle polizze sanitarie per chi adotta degli stili di vita sani
Negli Stati Uniti stanno cercando ulteriori soluzioni, come commercializzare polizze assicurative sanitarie differenti, andando a incentivare i comportamenti virtuosi degli assicurati. Per esempio, ridurre i costi delle polizze sanitarie alle persone che regolarmente praticano un’attività fisica e quindi con minori rischi di contrarre malattie croniche.
Città della salute
Un’altra soluzione è quella che l’ Inghilterra sta disegnando e implementando per combattere l’obesità. Quella di progettare e costruire delle città della salute. Progettate e realizzate con lo scopo di educare i bambini a fare maggiore attività fisica, attraverso la costruzione di piste ciclabili e sentieri per raggiungere le scuole, ad alimentarsi meglio (città senza fast food) e di consentire agli anziani di vivere più a lungo in maniera indipendente. Ci auguriamo che questo possa essere uno degli scenari realizzabili nel prossimo futuro.
Il sovrappeso e l’obesità sono anche una conseguenza dell’evoluzione. Nel corso della sua storia l’uomo ha progressivamente abbandonato le proprie origini di cacciatore errabondo, per diventare un pigro lavoratore meccanizzato, che oggi lavora e vive quasi sempre seduto.
Al di là di tutte le soluzioni mediche e nutrizionali, il primo passo è rappresentato dalla nostra volontà, il motore indispensabile per adottare nuovi stili di vita. Per tutti attività fisica e sana alimentazione a volontà!